1915 - 1918 La Grande guerra in Val d'Adige documenti
notizie tratte da:
CONTO CORRENTE POSTALE
Cent. 20
23 AGOSTO 1915 - 1 SERIE - N. 13
banner la guerra italiana
CRONISTORIA ILLUSTRATA DEGLI AVVENIMENTI
redatta da ENRICO MERCATALI e GUIDO VINCENZONI
PERIDICO SETTIMANALE
LA "CROCE ROSSA ITALIANA"
pp. 195-196
 
II trasporto dei feriti a Milano

Quando, nella scorsa primavera, l'Italia non era ancora coinvolta nel grande conflitto europeo, ma il Governo nostro già si preparava a parteciparvi, intensificando febbrilmente gli armamenti, la Croce Rossa, conscia della sua missione umanitaria, si accingeva anch'essa a dare il suo contributo nel campo sanitario, completando l'allestimento delle proprie unità mobili e iniziando studi per aprire, nelle diverse città, ospedali territoriali che, unitamente a quelli della Sanità Militare, servissero di ricovero ai feriti ed agli ammalati di ritorno dal fronte.

Milano non poteva certo rimanere seconda - scrive la " Rossa Crociata " - in questa nobile e filantropica missione, ed il locale Comitato della Croce Rossa, oltre mobilitare i suoi treni ospedali, le ambulanze automobilistiche, gli ospedali da guerra ed i posti di primo soccorso, predisponeva nei diversi rioni della città numerosi ospedali territoriali capaci di quasi 2000 letti, utilizzando istituti sanitari e d'educazione, scuole ed edifici privati opportunamente trasformati ed arredati affinché meglio potessero servire all'uso al quale erano stati destinati.
Fondo Simonetta Tisato
Per rendere poi più agevole e rapido il trasporto ai nostri ospedali di quanti bisognosi di cure dal fronte venissero trasportati sui treni alle stazioni ferroviarie della nostra città, la Croce Rossa ha pensato di approfittare dell'ottimo servizio tranviario che si dirama in ogni punto dell'abitato e che, con opportuni prolungamenti, raccordi e scambi, poteva collegare le stazioni stesse coi diversi ospedali della Sanità Militare e della Croce Rossa.
da La guerra italiana

L'Amministrazione Municipale, con encomiabile larghezza, provvide alla posa dei binari occorrenti; la Società Edison, oltre al materiale mobile, s'incaricò dell'impianto della conduttura elettrica, e la Società dei Trams Interprovinciali mise a disposizione alcuni suoi carri opportunamente attrezzati con sospensioni a molla per l'eventuale trasporto di feriti in barelle, per modo che dalle stazioni d'arrivo potessero essere subito trasportati, senza trasbordi dannosi, ai diversi ospedali di destinazione.

Attualmente questo servizio è in completo funzionamento ed i treni della Croce Rossa, dell'Ordine di Malta e della Sanità Militare che arrivano dal fronte, giunti alle Stazioni di Porta Vittoria, Romana, Sempione, Garibaldi, Scalo Farini e Centrale, vengono diretti su binari morti presso cui trovansi quelli appositamente piazzati pei trams cittadini, nei quali squadre di militi della Croce Rossa adibiti a quell'importante servizio, trasbordano con le debite precauzioni ammalati e feriti, per poi dislocarli nei singoli ospedali col minore disagio e percorrendo la via più . breve e meno affollata.

È così che treni gremiti di ammalati e feriti possono, giungendo a Milano in un tempo relativamente breve, deporre il loro doloroso carico, e ritornare là dove altri aspettano il turno per poter anch'essi venire nei nostri ospedali, dove le fraterne ed amorose cure di sanitari valenti, gentili dame infermiere e militi volonterosi rendono meno dura la loro sorte.
I treni ospedali

I treni-ospedale della Croce Rossa hanno il compito di eseguire il trasporto, sulle reti ferroviarie esercite dallo Stato, dei malati e feriti delle zone dipendenti dalle Intendenze di Armata sino ai più lontani stabilimenti sanitari di riserva. Tali treni-ospedali, mentre provvedono principalmente allo sgombero degli ospedali di ricovero temporaneo per distribuire gl'infermi su tutto il territorio dello Stato, possono, all'occorrenza, essere anche destinati a raccogliere i feriti e malati nelle zone di prima linea, allo scopo cioè di mantenere sempre liberi gli stabilimenti avanzati.
 
Foto SFEI
I treni-ospedale della Croce Rossa, destinati a fare servizio del continente, sono attrezzati con materiale dell'Associazione, e sono composti di 1 bagagliaio, 3 vetture per l'alloggio del personale direttivo e di assistenza, ed uffici, farmacie e sala di medicazione, 1 vettura adibita a cucina, 8 vetture per ricevere 192 infermi, e 1 vettura isolamento per 14 infermi. In generale questi treni possono trasportare solo degli infermi o dei feriti comodamente coricati. Soltanto in via eccezionale si può aumentare la capienza del treno-ospedale (quando parte dei feriti possono viaggiare seduti) col trasporto di 412 feriti.
Foto SFEI
 
La Croce Rossa Italiana possiede 21 treni così costituiti, dei quali 3 appartengono al Comitato di Milano. II treno più recente è dovuto al patriottico slancio della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde, nome ben noto per la generosità sempre dimostrata in tutte le più nobili iniziative, che mise a disposizione della Croce Rossa una somma rilevante. Questo treno, pur essendo identico agli altri nelle caratteristiche essenziali, nella composizione e nella capacità, presenta qualche ulteriore perfezionamento,, nei dettagli, fra i quali citiamo : l'impianto completo di campanelli elettrici; i ventilatori mossi per mezzo di accumulatori; la sala di mediazione completata con tutti gli attrezzi più moderni, così da permettere, in caso di estrema urgenza, anche qualche atto operatorio.
II posto di ristoro alla Stazione Centrale funziona dai primi giorni di giugno con una serie di turni diurni e notturni, assicurando così il servizio senza interruzione alcuna. In media vengono ristorati giornalmente con caffè e latte, pane, formaggio, salame, zuppa, biscotti, cioccolata e bibite rinfrescanti, un migliaio di soldati ai quali si danno sigari e cartoline. Molti di questi soldati, non contenti di manifestare verbalmente la loro riconoscenza alle signore e signori del Posto di ristoro, esprimono tali sentimenti per lettera. Ai soldati feriti o malati dei treni della Croce Rossa o della Croce di Malta non si danno, e ciò per ordine delle autorità competenti, che cartoline, ventagli e fiori.
 
da La guerra italiana
Fondo Simonetta Tisato

Gli ospedali territoriali milanesi

La "Croce Rossa Milanese" ha saputo far sorgere e coordinare i vari ospedali territoriali, fra i quali i principali sono : il "Padiglione Zonda" capace di 250 letti e dotato di un laboratorio per le ricerche microscopiche e chimiche, e di un gabinetto per gli esami radioscopici e radiografici, completamente e perfettamente arredato per qualsiasi esame; la "Poliambulanza di Via Arena " offerta dai medici, composta di 27 ambienti arieggiati, luminosi, della cubatura sufficiente per 8 letti ciascuno; l' "ospedale Jolanda" che funziona con propri sanitari, con le proprie infermiere, ospedale ampiamente fornito di sale d'operazione, di medicazione, d'ambulatorio d'impianti elettrici e radiologici, di laboratorio e dei più moderni mezzi di cura e d'indagine; e il "Padiglione Chirurgico Alfonso Litta " che può contenere 220 feriti.

La colonia Svizzera ha pure voluto mettere a disposizione della Croce Rossa il suo "Ospedale Clinico" di Via Monte Rosa, in modo che questo può accogliere comodamente 220 feriti. I feriti ed i convalescenti vengono ospitati anche nella Villa Tittoni-Traversi, a Desio, dai proprietari messa a completa disposizione della Croce Rossa.
torna alla foto