L'inviato
speciale del Dovere di Bellinzona al fronte italiano narra dei prodigi
di ingegnosità e di abnegazione che costano alle nostre truppe i trasporti
delle artiglierie di medio e grosso calibro in alta montagna e da,
su questi trasporti, degli interessanti particolari.
Per un pezzo da 149, in terreno in cui la trazione animale o meccanica
sia, per particolari motivi, impossibile, occorrono due gruppi da
40 a 60 uomini, uno davanti per tirare, l'altro dietro per frenare
: il triplo circa per i pezzi da 305.
Quando la distanza è grande e le braccia non bastano, e la mancanza
di strade impedisce l'uso degli altri mezzi, le truppe costruiscono
senz'altro delle strade nuove, in ragione di 500 a 800 metri di tratto
al giorno.
Non c'è strada, per quanto angusta, pericolosa e ripida che sia, che
non basti al buon volere del soldato italiano, e così in pochi giorni
i pezzi arrivano all'altura a cui sono destinati, e lì subito, rapidamente,
vengono montati e guarniti di tutte le opere accessorie.
Quest'opera meravigliosa è in parte frutto di allenamento e di perfezionamenti
meccanici ; lo è, in parte maggiore, dello slancio, dello spirito
di sacrificio, del patriottismo vivo e operante di cui le truppe italiane
sono pervase. |
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