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Bolzano 1926 locomotiva
FS 604.044 ex kkStB 60.07, costruita nel 1897
foto ing. Bruno Bonazzelli |
Le ragioni del nuovo assetto ferroviario vanno ricercate nella distruzione degli impianti di rimessaggio di Ala, nell'impossibilità di compiere il percorso Verona - Brennero con le sole locomotive del deposito di Bolzano senza il cambio del personale e nell'incapacità di Verona di assumere la gestione dell'intero servizio sulla tratta per Trento, sia per il numero insufficiente delle macchine assegnate al deposito scaligero, sia per la sola presenza di locomotive italiane, munite di freno ad aria compressa, incompatibile con i veicoli di provenienza austro-ungarica. |
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Società
Veneta - linea Modena Ferrara, stazione di Cento - carrozza a 2 assi di
provenienza austriaca - foto Archivio S.V.
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Il
27 febbraio del 1919 iniziava la consegna da parte dell'Austria del materiale
rotabile di preda bellica, fissato per le esigenze del Trentino in 123 locomotive,
100 vetture e 2450 carri. Complessivamente passarono all'Italia come preda
bellica oltre 1.100 locomotive, di cui una settantina a scartamento ridotto.
Una parte di questo materiale, ammodernato è rimasto in funzione sino agli anni Sessanta. Alcuni vagoni sono stati ceduti negli anni Trenta ad imprese private, come la Società Veneta e impiegati nelle reti locali da esse gestite. |
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Bolzano 1926 locomotiva
FS 729.018 ex kkStB 170.342, costruita nel 1917
foto ing. Bruno Bonazzelli |
Verona 1924 locomotive
FS 555.013 e 015 ex SB 206.159 e 158, costruite nel 1908
foto ing. Bruno Bonazzelli |
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