Monte Biaena Valle di Gresta
BCMV

Tempo di percorrenza: (salita e discesa): ore 2.30.

Dislivello complessivo: mt. 660 Quota massima: mt. 1615

Cartografia: Kompass 101

Difficoltà: Escursionistica, sentiero privo di difficoltà ma su terreno accidentato.

Punti di appoggio
: Capanna Monte Biaena, SAT Valle di Gresta, chiusa d'inverno, telefono 0461/981871, ristoro e pernottamento (44 posti: 22 letto e 22 cuccette), priva di illuminazione.

Descrizione: Dall'Autostrada del Brennero si esce Rovereto Sud e si prende la strada statale della Valle Cameras (Rovereto - Riva), seguendo le indicazioni per Mori e il Lago di Garda. Si lascia, dopo tre chilometri da Mori, la strada statale, in prossimità delle abitazioni di Loppio e si prende a destra la strada provinciale che sale in Val di Gresta.

Si supera il paese di Ronzo Chienis e si prosegue in direzione di Passo Bordala, Lago di Cei. Si lascia la macchina un chilometro prima del Passo, nei pressi del ristorante "La Baita"

 

 


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CENNI STORICI
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L'ecursione ha inizio dalla stradina asfaltata che si diparte a nord del parcheggio, al termine della quale si gira a destra per strada forestale. Si sale quindi attraverso la foresta che copre la pendice ovest del Biaena, seguendo il sentiero SAT 271, dopo mezz'ora si giunge su un tratto privo di vegetazione che corre su lastroni di roccia inclinata. Da qui si può godere un panorama che spazia dalle pendici del Monte Bondone, allo Stivo; sotto si apre la Valle di Gresta, ad ovest il pianoro del Creino.

In venti minuti si giunge alla capanna Monte Biaena, costruita nel 1984 dal gruppo SAT Valle di Gresta sulle rovine della vecchia stazione di arrivo della teleferica austriaca della prima guerra mondiale.

A monte della capanna un grande invaso di raccolta dell'acqua piovana di origini militari assicura il rifornimento di acqua al rifugio. Ancora poche centinaia di metri e si arriva alla cima del Monte Biaena (mt. 1615): lo sguardo si apre sulla sottostante Vallagarina e sui gruppi montuosi che le fanno corona: il Monte Baldo e la dorsale dei Lessini a sud, il gruppo del Carena e il Pasubio a sud est , il Lago di Garda a sud ovest, l'altopiano di Folgaria a nord.

Sulle balze rocciose che precipitano verso la Vallagarina si scorgono nitide nella roccia le feritoie delle tre gallerie della Grande Guerra, scavate ed utilizzate dagli Austriaci, ritiratisi quassù alla fine di maggio dei 1915 per assicurare un'adeguata difesa al Saliente Trentino. Le postazioni erano armate con cannoni da 90 mm e da 120 mm, in grado di far fuoco sulle linee italiane sino a Passo Buole.
Triceramenti muniti di ricoveri blindati correvano sulla cima, collegati alle baracche dei servizi ausiliari, costruite sul rovescio. La postazione, rimasta in mano austriaca fino al termine del conflitto, svolse la sua funzione sino al 3 novembre del 1918, sparando gli ultimi colpi di artiglieria contro le truppe italiane che, uscite dalle linee di Serravalle, avanzavano verso Marco e Rovereto.

foto 1916 collezione BCMV fondo Tisato
 
Il Monte Biaena, visto dalle postazioni italiane nel 1916 - Fondo Tisato